È stato un anno pieno di soddisfazioni, quello che sta per finire. Nomos ha continuato a crescere nell’attività di assistenza socio-sanitaria, con una vasta gamma di operatori qualificati che sono stati di supporto sia ai malati che alle famiglie.

Oltre all’assistenza a domicilio, tante sono state le strutture sul territorio che hanno ospitato i nostri laboratori “Atelier Alzheimer”. Questi laboratori prevedono il coinvolgimento di malati di Alzheimer nella fase lieve o media della malattia in attività creative e ricreative che risvegliano nella persona interesse nelle azioni quotidiane e anche in quelle più complesse. Le attività svolgono l’importante funzione di aiutare a rallentare la malattia, permettendo al paziente di stare in un luogo sicuro insieme ad altre persone che soffrono della stessa malattia per più ore al giorno, due volte la settimana, senza che debba essere seguito dal famigliare o dalla badante.

Nel corso di quest’anno siamo riusciti anche a sperimentare modalità innovative di trattamento come l’attività geriatrica a domicilio E.Ge.do, pensata per famiglie che necessitano di assistenza per il proprio caro affetto da Alzheimer o da altro tipo di demenza in fase precoce,

In questi casi dove la persona non può essere inserita in contesti socio-sanitari strutturati, un team di esperti assiste il paziente a casa per aiutarlo a mantenere certe funzionalità utili tipiche della quotidianità.

Sono stati sperimentati anche oggetti pensati appositamente per le famiglie come l’orologio munito di sensore per poter monitorare le eventuali cadute del malato, o tecnologie legate alla realtà virtuale con  visori a realtà aumentata per attività ludico-ricreative destinate a malati lievi di demenza, che sembrano avere effetti positivi sul paziente, soprattutto nel migliorare la qualità della vita loro e dei loro famigliari.

Grazie all’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, nel 2023 siamo riusciti ad aprire due centri, uno a Grosseto e uno a Montevarchi, per poter sviluppare attività riabilitative per persone colpite da cerebrolesione acquisite. Non interveniamo in casi di disabilità congenita ma solo in quella acquisita da incidente o malattia

Mancano pochi giorni al 2024, quello che ci aspetta sarà un anno ricco di nuove sfide per Nomos: non mancheranno progetti sperimentali e allo stesso tenteremo di potenziare i servizi già esistenti sul territorio. Le prime novità saranno la riapertura di tre “Atelier Alzheimer” a Firenze, uno a Prato, uno a Pistoia e uno a Figline Valdarno già dai primi mesi dell’anno.

Colgo infine l’occasione per augurare un sereno Natale e un felice anno nuovo a tutti i nostri soci, assistiti e famigliari, con l’auspicio di essere ancora più presenti sul territorio e nell’assistenza alle persone che ne hanno bisogno.

 

Francesco Manneschi

Presidente Nomos


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